Cancro della mammella

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CANCRO DELLA MAMMELLA

Il carcinoma mammario è, per incidenza e mortalità, al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile. In Italia 7 donne su 100 manifestano clinicamente un carcinoma mammario durante il corso della loro vita. Il numero totale delle procedure chirurgiche eseguite negli ospedali pubblici sulla mammella è di circa 80.000.
La diffusione dello screening con mammografia, l'accuratezza della ecografia e della RM, la diffusione della biopsia di lesioni mammarie, l'affidabilità dei fattori prognostici tessutali e umorali, l'applicazione della SLNB (Sentinel Lymph Node Biopsy) e l'accuratezza dei vari test di imaging nella stadiazione della malattia hanno determinato un netto aumento della diagnosi precoce del cancro della mammella.
In questi casi lo standard di cura consiste nella chirurgica conservativa associata a radioterapia adiuvante e ottiene validi risultati terapeutici e accettabili esiti cosmetici.

Ciononostante, vi sono esperienze di ricerca clinica riguardanti la terapia focale del cancro precoce della mammella mediante RFA, Laser e crioablazione con guida di US o RM. Queste tecniche sono definite mininvasive in quanto comportano il posizionamento di aghi o sonde nel contesto della neoplasia.
Il razionale di queste terapie focali in corso di studio e di validazione si basa sulla possibilità di distruggere il tumore lasciando il resto della mammella intatto con un eccellente risultato cosmetico. La terapia focale del cancro precoce entra in competizione con la escissione chirurgica che, anch'essa, non assicura la completa radicalità. Ciò è dimostrato dal fatto che il tasso di recidiva locale dopo sola nodulectomia o quadrantectomia è nettamente superiore di quello che si ottiene associando radioterapia. Se ne deduce che è la terapia radiante che garantisce l'eradicazione più completa del tessuto neoplastico residuo dopo l'intervento chirurgico.

La terapia focale del cancro precoce della mammella con MRgFUS - ExAblate 2100 consiste in una termoablazione con necrosi coagulativa della lesione mediante la focalizzazione dell'energia acustica prodotta da una sorgente extracorporea. Si tratta, quindi, di un trattamento non invasivo e che non ha determinato complicanze significative.
La terapia con MRgFUS del cancro della mammella è eseguita in pazienti selezionate secondo i seguenti parametri:

• cancro in stadio precoce di dimensioni inferiori a 1,5 cm,
• lesione non troppo vicina né alla cute né alla parete toracica;
• buoni fattori prognostici,
• assenza di reperti istologici di invasione linfovascolare o di estesa componente intraduttale,
• esclusione di precedente radioterapia toracica,
• assenza di cicatrici nel percorso del fascio di US focalizzati.

L'esperienza relativa al controllo istologico del pezzo chirurgico dopo il trattamento con MRgFUS - ExAblate 2100 ha verificato un altissimo grado di necrosi del tessuto neoplastico.
A seguito di questi studi sono in corso ulteriori esperienze di trattamento del cancro mammario precoce con MRgFUS - ExAblate 2100 seguito da radioterapia senza successivo intervento chirurgico, ma con stretta sorveglianza clinica e adeguato follow up.
I risultati ottenuti finora sono promettenti (assenza di complicanze e di recidive), ma subordinati ad un limitato numero dei casi e alla durata ancora limitata del follow up.
Studi ulteriori su più vasta scala, metodologicamente affidabili sono necessari e sono già stati pianificati nell'ambito dei progetti di ricerca di InSightec.
Inoltre, studi di accuratezza della RM nella diagnosi di tessuto neoplastico residuo o di recidiva locale post trattamento sono in progress per il controllo terapeutico immediato e per il follow up a distanza di tempo.

Una bobina RM specifica, un'apparecchiatura di accoglimento e di raffreddamento superficiale del seno, particolari modalità di "sonication" fanno parte della tecnica da adottare in questi trattamenti.

Il team multidisciplinare e il setting operativo delle Breast Unit costituiscono il contesto professionale e strutturale più adeguato per l'appropriato impiego clinico di questa nuova tecnologia e per l'espansione della ricerca scientifica volta all'innovazione in questo ambito di cura.

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